L'isola di Cipro è, si sa, divisa in due: la Repubblica di Cipro, al centro-sud, e la Repubblica Turca di Cipro del Nord, quest'ultima riconosciuta come Stato solo dalla Turchia. Tra il 1963 e il 1964 vi furono sanguinosi scontri tra le comunità cipriote greche e quelle turco-cipriote, che causarono centinaia di morti; inoltre, nel 1974 la Turchia invase Cipro per ben due volte, il che portò alla scomparsa e alla morte di altre centinaia di persone, sia di origine turca che di origine greca (fatti che portarono la Turchia ad essere condannata dalla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo per violazione dei diritti umani).
Nel 1981 è stata stabilita la Committee on Missing Persons in Cyprus (CMP), nata dalla collaborazione tra le comunità greco-cipriota e turco-cipriota, e delle Nazioni Unite. L'obiettivo della commissione è quello di recuperare, identificare e restituire alle famiglie i resti delle 2001 persone ufficialmente scomparse tra il 1963 e il 1974, delle quali 493 erano turco-cipriote e 1508 greco-cipriote.
La Commissione dispone di un team di 60 esperti archeologi, antropologi e genetisti, che scavano in diversi siti nell'isola e conducono analisi antropologiche e genetiche sui resti. La CMP ha ricevuto e riceve inoltre la collaborazione dell'Equipo Argentino del Antropologia Forense (nato per il ritrovamento dei desaparecidos argentini) e della International Commission on Missing Persons, e provvede alla formazione di scienziati forensi iracheni impegnati nella ricerca delle persone scomparse in Iraq, il cui numero si stima possa arrivare ad un milione.
Il lavoro della CMP si divide in 4 fasi:
- Fase archeologica, nella quale si recuperano i resti
- Fase antropologica, in cui i resti vengono inviati al CMP Anthropological Laboratory, situato in un'area protetta dalle Nazioni Unite presso il vecchio aeroporto di Nicosia
- Fase genetica, per l'identificazione
- Fase di comparazione dei dati ante- e post-mortem e restituzione dei resti alle famiglie delle persone scomparse.
La CMP ha sempre bisogno di volontari che possano assistere il suo team. Le posizioni ricercate sono:
- Volontario in laboratorio forense. Il volontario assiste e viene supervisionato da antropologi forensi nell'esame dei resti umani. I suoi compiti sono: preparare i resti per l'analisi (pulitura, lavaggio, etichettatura, imballaggio), assistere gli antropologi nella documentazione (stesura di note, fotografie), assistere nella campionatura del DNA, assistere nel trasferire i resti identificati. La figura ideale è quella di uno studente o laureato in Antropologia, Antropologia Fisica, Antropologia Forense, Scienze Forensi o simili;
- Archeologo volontario sul campo. Il volontario assiste e viene supervisionato da archeologi forensi nello scavo dei siti sospetti e nella riesumazione dei resti. I suoi compiti sono: assistere nello scavo sia manualmente che monitorando lo scavo meccanico, assistere gli archeologi forensi nel processo di riesumazione, assistere nella documentazione (preparare schede, disegni, foto e report). La figura ideale è quella di uno studente o laureato in Archeologia, Archeologia Forense, Scienze Forensi o simili.
Un requisito necessario è la buona padronanza dell'inglese.
Solitamente vengono considerati per primi i volontari disposti a lavorare per un periodo di almeno tre mesi, ma eventualmente si può provare a chiedere di lavorare per un periodo inferiore. Le domande sono aperte in e per qualsiasi momento dell'anno.Chi è interessato può inviare il proprio curriculum e una lettera di presentazione con le proprie motivazioni e qualifiche a info@cmp-cyprus.org
Qui il sito della CMP per info più approfondite: http://www.cmp-cyprus.org/
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