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Visualizzazione dei post con l'etichetta Tafonomia

La determinazione dell'epoca del decesso: metodi e problematiche

Stabilire l'epoca del decesso è fondamentale in ambito forense, perché sapere esattamente quando una persona è deceduta può aiutare anche a capire quale sia la causa del decesso e chi sia coinvolto nella sua morte. Inoltre, nel caso di un corpo in avanzato stato di decomposizione, mummificato o scheletrizzato, stabilire l'epoca del decesso aiuterebbe innanzitutto a stabilire se il corpo ritrovato sia di interesse archeologico o forense.  Capire quale sia il momento esatto in cui una persona ha smesso di vivere non è affatto facile, né tantomeno immediato, come spesso si vede nelle serie tv, dove dopo una sola occhiata il coroner è in grado di dire addirittura l'ora esatta del decesso. Incredibilmente errori grossolani di questo tipo si vedono anche nella vita reale, come nel caso ormai noto in Italia della morte di Dale Pike, il cui referto autoptico stabilisce sia morto tra le 18:00 e le 19:16, cosa del tutto ridicola che ha però contribuito a far finire in carcere negli S...

Le dinamiche tafonomiche nei resti umani ritrovati in ambienti glaciali

Resti mummificati di un alpinista morto nel 1959, ritrovato nel 2015 sul Pico de Orizaba, in Messico. Source: dailymail.co.uk I ghiacciai ricoprono estese superfici in ogni continente, eccetto l'Australia.  Sciogliendosi, essi fanno tornare gradualmente alla luce elementi di valore archeologico o medico-legale, che sono rimasti nascosti e intrappolati nel ghiaccio per decine, centinaia, o migliaia di anni. Lo scioglimento dei ghiacciai è diventato notevolmente più importante e veloce per via dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento globale; di conseguenza, i ritrovamenti occasionali di oggetti o resti umani archeologici/forensi sono aumentati, portando rinnovato interesse all'Archeologia Glaciale.  Gli ambienti freddi o gelidi hanno il potenziale di alterare ciò che vi è sepolto (persone e cose). Vi sono molte ricerche a proposito delle conseguenze che un ambiente freddo ha sui resti umani e animali; tuttavia, un ambiente di tipo glaciale è unico e dinamico, ta...

Le alterazioni tafonomiche sulle ossa ritrovate in mare

Cranio ritrovato in mare. Source: Pokines & Higgs, 2015 Il mare è un luogo in cui molto frequentemente vengono ritrovati resti umani. Gli eventi che portano alla presenza di cadaveri in mare sono molteplici: omicidi, suicidi, incidenti, disastri come naufragi e incidenti aerei, o più raramente predazione (e ingestione) da parte di squali o altri animali marini. Il mare viene spesso usato anche per nascondere i resti di individui uccisi sulla terraferma, che vengono depositati in mare interi o smembrati. Anche i fiumi possono trasportare resti umani, soprattutto nei casi di suicidi o cadute accidentali da ponti avvenuti in prossimità della costa. Ad eccezione dei disastri, dopo i quali i corpi vengono tempestivamente cercati in mare, solitamente i resti umani in mare vengono ritrovati in situazioni casuali, perché ad esempio tornano a galleggiare, si impigliano alle reti da pesca, oppure perché sono trasportati sulla costa dalle correnti o dalle maree. I processi tafono...

"I rischi del mestiere": i potenziali pericoli dell'antropologia forense

Source: University of Huddersfield Gli antropologi forensi operano quotidianamente sui resti umani, scheletrizzati e decomposti, quindi sono esposti ad una serie di potenziali pericoli per la salute. Oltre al fatto stesso di maneggiare resti umani decomposti, altre potenziali fonti di rischio sono il lavoro sul campo e gli attrezzi usati in laboratorio. Ad esempio, ci si può ferire durante l'utilizzo del bisturi, si può contrarre un'infezione, o si può essere esposti a patogeni per via di schizzi di fluidi contagiosi che hanno contatto con le mucose o con eventuali ferite già presenti, per inalazione di particelle infettive, o per diretta inoculazione con oggetti taglienti. Nella ricerca antropologica, è in costante aumento il numero di strutture che studiano la decomposizione dei resti umani, le cosiddette "body farm", dove numerosi corpi donati volontariamente vengono disposti in estesi campi per osservarne da vicino il processo di decomposizione. Le donazion...

La conservazione post-mortem dello scheletro infantile

Scheletro di neonato. Yewden Villa, Buckinghamshire, epoca Romana. Source: dailymail.co.uk Nei siti archeologici funerari i resti dei bambini sono fondamentali per la ricostruzione di una serie di dati relativi alla popolazione rappresentata, come composizione demografica, tasso di natalità e mortalità, stato di salute, differenze sociali, eventuali violenze sui minori, e in generale il ruolo e la posizione dei bambini nella società in questione. Tuttavia, in molti casi (sia in archeologia che in ambito forense) lo studio dei resti infantili è ostacolato da una cattiva conservazione delle ossa, in genere qualitativamente inferiore rispetto a quelle degli individui adulti, o addirittura dalla quasi o totale assenza di resti di bambini. Tra le cause di questa differenza tra i resti di adulti e i resti di minori vi sono i riti funerari (in cui era previsto ad esempio un luogo differente per la disposizione dei bambini), le tecniche di scavo (che possono non individuare resti piccol...