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Visualizzazione dei post da 2015

Corsi di recupero e analisi di resti ossei in Texas

Source: txstate.edu Il Forensic Anthropology Center della Texas State University, una delle Università più rinomate per lo studio dell'antropologia forense, terrà nella prossima primavera due interessanti corsi.  Il primo, "Two-Day Human Remains Recovery", si terrà dal 5 al 6 Marzo 2016, presso il Freeman Ranch, a San Marcos, sede di una delle body farm  presenti sul territorio statunitense. Il corso, della durata di due giorni, è rivolto a coloro che siano interessati a imparare i metodi basici per localizzare e scavare resti umani sepolti. Il corso includerà lezioni teoriche sul ruolo dell'antropologo forense e sulle tecniche di ricerca e recupero dei corpi, ed esercitazioni sul campo.  Il corso è aperto a professionisti, laureati e triennalisti prossimi alla laurea. Si raccomanda una conoscenza pregressa di antropologia e anatomia scheletrica. Qui il documento pdf con le informazioni necessarie per l'iscrizione: http://www.txstate.edu/anthr

Le alterazioni tafonomiche sulle ossa ritrovate in mare

Cranio ritrovato in mare. Source: Pokines & Higgs, 2015 Il mare è un luogo in cui molto frequentemente vengono ritrovati resti umani. Gli eventi che portano alla presenza di cadaveri in mare sono molteplici: omicidi, suicidi, incidenti, disastri come naufragi e incidenti aerei, o più raramente predazione (e ingestione) da parte di squali o altri animali marini. Il mare viene spesso usato anche per nascondere i resti di individui uccisi sulla terraferma, che vengono depositati in mare interi o smembrati. Anche i fiumi possono trasportare resti umani, soprattutto nei casi di suicidi o cadute accidentali da ponti avvenuti in prossimità della costa. Ad eccezione dei disastri, dopo i quali i corpi vengono tempestivamente cercati in mare, solitamente i resti umani in mare vengono ritrovati in situazioni casuali, perché ad esempio tornano a galleggiare, si impigliano alle reti da pesca, oppure perché sono trasportati sulla costa dalle correnti o dalle maree. I processi tafonomici

Bioanthropology Field School con l'UCL sull'isola di Stampalia, in Grecia

L'isola di Stampalia, parte del Dodecaneso, in Grecia, è una piccola isola dove si trova un sito archeologico unico: il più esteso cimitero di bambini al mondo, con almeno 3000 tombe. Vi sono in realtà due grandi cimiteri antichi, chiamati Katsalos e Kylindra. Entrambi sono stati utilizzati approssimativamente dal 750 a.C. al I secolo d.C., e contengono quindi sepolture del periodo Arcaico, Classico, Ellenistico e Romano. Il cimitero di Katsalos contiene sia tombe di bambini che di adulti, mentre quello di Kylindra contiene esclusivamente sepolture infantili. Il Ministero della Cultura greco porta avanti gli scavi archeologici in entrambi i siti, con la collaborazione dell'UCL di Londra. L'Astypalaia Bioanthropology Project, diretto dal Prof. Simon Hillson, docente di Bioarcheologia a Antropologia Forense presso l'Institute of Archaeology dell'UCL, organizza ogni anno una field school estiva della durata di 5 settimane, che permette a studenti e professionisti d

Short Course: Body Location, Recovery and Analysis in Forensic Contexts

Source: Teesside University L'Università di Durham e l'Università di Teesside, nel Regno Unito, terranno un valido corso breve incentrato sulla localizzazione, il recupero e l'analisi dei resti umani e non umani, dal 6 al 9 Giugno 2016.  Lo scopo del corso è quello di introdurre il partecipante alle tecniche più recenti di localizzazione, recupero e analisi dei corpi in decomposizione o scheletrizzati, e alle tecniche necessarie a massimizzare il recupero delle prove sulla scena del crimine. Il corso, approvato e accreditato dalla Chartered Society of Forensic Sciences, sarà composto da lezioni teoriche, seminari, sessioni pratiche di laboratorio e lavoro sul campo. A tenere il corso saranno la Dott.sa Rebecca Gowland, docente di Bioarcheologia umana alla Durham University, e dal Prof. Tim Thompson, docente di Antropologia Biologica Applicata alla Teesside University, con la collaborazione di un team di esperti in antropologia e archeologia forense, telerilevam

"I rischi del mestiere": i potenziali pericoli dell'antropologia forense

Source: University of Huddersfield Gli antropologi forensi operano quotidianamente sui resti umani, scheletrizzati e decomposti, quindi sono esposti ad una serie di potenziali pericoli per la salute. Oltre al fatto stesso di maneggiare resti umani decomposti, altre potenziali fonti di rischio sono il lavoro sul campo e gli attrezzi usati in laboratorio. Ad esempio, ci si può ferire durante l'utilizzo del bisturi, si può contrarre un'infezione, o si può essere esposti a patogeni per via di schizzi di fluidi contagiosi che hanno contatto con le mucose o con eventuali ferite già presenti, per inalazione di particelle infettive, o per diretta inoculazione con oggetti taglienti. Nella ricerca antropologica, è in costante aumento il numero di strutture che studiano la decomposizione dei resti umani, le cosiddette "body farm", dove numerosi corpi donati volontariamente vengono disposti in estesi campi per osservarne da vicino il processo di decomposizione. Le donazion

Field School in Guatemala con l'Equipo Forense Internacional

Per chi fosse interessato ad esperienze che concilino antropologia forense e diritti umani, segnalo qui un'altra Field School a cui è possibile partecipare.  L'Equipo Forense Internacional, che ha sede in Guatemala, collabora con il governo Guatemalteco per la risoluzione di casi forensi contemporanei, ma soprattutto si focalizza sulle vittime della sanguinosa guerra civile che ha devastato il Guatemala per 36 anni, fino al 1996. Il conflitto scoppiò con la deposizione del Presidente Jacopo Arbenz Guzman, per via delle sue politiche riformiste che disturbavano gli interessi dei latifondisti e delle grandi industrie alimentari del Nord America. La cancellazione delle riforme portò alla rivolta armata nel 1960, che ben presto si trasformò in un sanguinoso conflitto interno, con migliaia di vittime soprattutto tra le comunità rurali.   L'Equipo Forense si impegna a ritrovare le vittime del conflitto attraverso lo scavo delle fosse comuni e a identificare i loro resti

La diagnosi di abuso sugli anziani attraverso l'analisi dei resti ossei

Source: pasado.eldia.com Il maltrattamento nei confronti degli anziani è purtroppo un fenomeno diffuso e anche in crescita. Con il progressivo aumento dell'aspettativa di vita, vi sono molti più individui che superano gli 80-85 anni, i quali sono quindi più esposti a malattie croniche e disabilitanti e ad handicap cognitivi. Ciò li rende più dipendenti da altre persone, perché hanno bisogno di un'assistenza sempre più impegnativa e prolungata nel tempo. Di conseguenza, le famiglie dei soggetti anziani sono sottoposte a maggiori livelli di stress, causato ad esempio dal fatto di dover pagare somme anche alte per una casa di riposo o per una o più badanti; anche le stesse persone che assistono gli anziani sono spesso poco adatte ad un lavoro che in fin dei conti richiede molta pazienza. Tutto questo rende spesso la situazione molto tesa, ed espone maggiormente il soggetto anziano a maltrattamenti e abusi. Si calcola che ad oggi circa il 10% della popolazione senile subisce

Forensic Anthropology Field School con l'EPAF

L'Equipo Peruano de Antropología Forense è un'organizzazione non governativa peruviana che si dedica all'investigazione delle violazioni dei diritti umani e che porta avanti iniziative di sviluppo nei luoghi dove ha avuto luogo un conflitto e/o dove vi è ancora instabilità politica e sociale.  In Perù, l'EPAF lavora con le famiglie delle vittime di sparizione forzata e uccisioni extragiudiziarie avvenute durante il conflitto armato interno durato ben vent'anni, dal 1980 al 2000. La gran parte delle persone che l'EPAF cerca di coinvolgere sono indigeni in situazione di povertà o estrema povertà che altrimenti non avrebbero accesso a consulti da parte di specialisti in scienze forensi. A livello internazionale, l'EPAF lavora con le famiglie delle vittime di violazioni dei diritti umani, forze dell'ordine, organizzazioni che promuovono e difendono i diritti umani, e commissioni investigative che indagano sui crimini contro l'umanità e il Diritto

Short courses in Bioarcheologia a Londra

La Birkbeck University of London, università con sede a Londra che gode di ottima fama e che organizza moltissimi corsi brevi e serali, terrà a partire da ottobre due corsi brevi in Bioarcheologia, 1 e 2. Entrambi i corsi sono valutati come universitari a tutti gli effetti e portano all'ottenimento di un Certificate of Higher Education.  A tenere i corsi darà il Dott. Lawrence Owens, archeologo e antropologo che insegna alla Birkbeck e ha lavorato sui resti umani provenienti da diversi siti archeologici in Perù, Egitto, Ghana e Bolivia, tra gli altri.   I due corsi prevedono un test finale, che può essere la stesura di un essay e/o di un report scritto dallo studente in seguito all'analisi pratica di resti umani.  La quota d'iscrizione è di 625£, che scende a 350£ se si possiede già una laurea triennale, non necessariamente in Archeologia, o se si ha già una solida esperienza in campo archeologico.  Bioarchaeology 1 introduce lo studente con lezioni teoriche

Un approfondimento sui decessi per impiccagione e strangolamento

Source: Getty Images Il collo umano è molto vulnerabile ed esposto a lesioni potenzialmente mortali, per via del suo diametro relativamente piccolo, della mancanza di una schermatura ossea, e della sua stretta associazione con le vie respiratorie, il midollo spinale, e i principali vasi sanguigni.  Le forme più comuni di decesso legato a lesioni del collo sono l'impiccagione e lo strangolamento. L'impiccagione può essere completa o incompleta: si definisce completa quando tutto il corpo è sollevato dal suolo e l'intero peso della vittima è sopportato dal collo; si definisce incompleta quando una parte del corpo tocca una superficie e il peso della vittima non è totalmente sopportato dal collo. L'impiccagione viene anche classificata a seconda dell'intento: giudiziaria, omicida, suicida, autoerotica, ludica o accidentale.  Nelle impiccagioni di tipo giudiziario, che si rivelano essere spesso quelle più estreme, vi è un'effettiva decapitazione, con una

La conservazione post-mortem dello scheletro infantile

Scheletro di neonato. Yewden Villa, Buckinghamshire, epoca Romana. Source: dailymail.co.uk Nei siti archeologici funerari i resti dei bambini sono fondamentali per la ricostruzione di una serie di dati relativi alla popolazione rappresentata, come composizione demografica, tasso di natalità e mortalità, stato di salute, differenze sociali, eventuali violenze sui minori, e in generale il ruolo e la posizione dei bambini nella società in questione. Tuttavia, in molti casi (sia in archeologia che in ambito forense) lo studio dei resti infantili è ostacolato da una cattiva conservazione delle ossa, in genere qualitativamente inferiore rispetto a quelle degli individui adulti, o addirittura dalla quasi o totale assenza di resti di bambini. Tra le cause di questa differenza tra i resti di adulti e i resti di minori vi sono i riti funerari (in cui era previsto ad esempio un luogo differente per la disposizione dei bambini), le tecniche di scavo (che possono non individuare resti piccol