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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

La conservazione post-mortem dello scheletro infantile

Scheletro di neonato. Yewden Villa, Buckinghamshire, epoca Romana. Source: dailymail.co.uk Nei siti archeologici funerari i resti dei bambini sono fondamentali per la ricostruzione di una serie di dati relativi alla popolazione rappresentata, come composizione demografica, tasso di natalità e mortalità, stato di salute, differenze sociali, eventuali violenze sui minori, e in generale il ruolo e la posizione dei bambini nella società in questione. Tuttavia, in molti casi (sia in archeologia che in ambito forense) lo studio dei resti infantili è ostacolato da una cattiva conservazione delle ossa, in genere qualitativamente inferiore rispetto a quelle degli individui adulti, o addirittura dalla quasi o totale assenza di resti di bambini. Tra le cause di questa differenza tra i resti di adulti e i resti di minori vi sono i riti funerari (in cui era previsto ad esempio un luogo differente per la disposizione dei bambini), le tecniche di scavo (che possono non individuare resti piccol

Corsi brevi di osteoarcheologia nel Regno Unito

Source: Kent Archaeological Field School In questo post vi segnalo un corso e un workshop della durata rispettivamente di due giorni e di un giorno, che si terranno in due weekend tra Settembre e Ottobre, nel Regno Unito.   Il corso " Bones and Burials ", che si terrà sabato 3 e domenica 4 Ottobre, è offerto dalla Kent Archaeological Field School, che offre da diversi anni una serie di corsi di archeologia e osteoarcheologia rivolti a studenti, archeologi, osteologi e ad appassionati del genere. A tenere il corso sarà la Dott.ssa Chris Deter, antropologa e docente presso la School of Anthropology and Conservation della University of Kent. Verranno insegnate le basi del recupero dei resti umani e delle metodologie per la ricostruzione di età, sesso, e stato d salute dell'individuo a partire dalle sue ossa. Diversi scheletri verranno messi a disposizione per le sessioni pratiche di analisi.  La location del corso la sede della Field School, a Faversham, nel Ken

La fenotipizzazione forense del DNA: dalla scena del crimine all'identificazione

Getty Images La fenotipizzazione del DNA a scopi forensi è una tecnica ancora relativamente nuova e controversa che ha lo scopo di ricostruire il viso di un donatore sconosciuto, che può essere un criminale o una persona scomparsa o deceduta, a partire dalla materia biologica ritrovata sulla scena del crimine. L'analisi del DNA, che vede l'identificazione degli individui attraverso un profilo genetico coincidente con le prove ritrovate, è ormai considerata essenziale in ambito forense. Tuttavia, uno dei più grandi limiti di questo approccio comparativo è il fatto che spesso il profilo genetico potenzialmente corrispondente a quello ricostruito dalla scena non è nei database delle forze dell'ordine, e quindi non si hanno elementi per la comparazione e l'identificazione. Infatti, i casi in cui il profilo genetico ricostruito non trovi corrispondenze in alcuna persona presente nei database sono molto comuni. Quindi, in assenza di ogni altra informazione che possa fo

Opportunità di volontariato archeologico e antropologico a Cipro

L'isola di Cipro è, si sa, divisa in due: la Repubblica di Cipro, al centro-sud, e la Repubblica Turca di Cipro del Nord, quest'ultima riconosciuta come Stato solo dalla Turchia. Tra il 1963 e il 1964 vi furono sanguinosi scontri tra le comunità cipriote greche e quelle turco-cipriote, che causarono centinaia di morti; inoltre, nel 1974 la Turchia invase Cipro per ben due volte, il che portò alla scomparsa e alla morte di altre centinaia di persone, sia di origine turca che di origine greca (fatti che portarono la Turchia ad essere condannata dalla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo per violazione dei diritti umani). Nel 1981 è stata stabilita la Committee on Missing Persons in Cyprus (CMP), nata dalla collaborazione tra le comunità greco-cipriota e turco-cipriota, e delle Nazioni Unite. L'obiettivo della commissione è quello di recuperare, identificare e restituire alle famiglie i resti delle 2001 persone ufficialmente scomparse tra il 1963 e il 1974, delle qua

Forensic Anthropology Workshop con il Dott. Michael Finnegan

La Midwestern Association of Forensic Scientists (MAFS), ha organizzato un corso breve della durata di 3 giorni incentrato sull'antropologia forense. Il corso sarà tenuto dal rinomato antropologo forense Michael Finnegan, il quale è stato Professore di Antropologia Fisica alla Kansas State University, vice presidente dell'American Academy of Forensic Sciences e presidente dell'American Board of Forensic Anthropology. Il workshop è rivolto a medici, coroner, detective, infermieri forensi e studenti che vogliano approfondire le proprie conoscenze sull'uso forense delle ossa e sui contesti in cui i resti umani vengono ritrovati.  Gli argomenti trattati saranno: documentazione di una scena del crimine (fotografia e mappatura), uso di GPS e GIS per l'esplorazione della scena e la ricostruzione del sito di recupero, procedura della documentazione e del recupero dei resti umani (in varie tipologie di ritrovamento, dalla superficie alle tombe clandestine), impatto

International Symposium on Osteoarchaeology and Forensic Anthropology

L'Università di Barcellona, in collaborazione con l'Associazione Catalana di Bioarcheologia e l'Associazione Spagnola di Antropologia e Odontologia Forense, ha organizzato un simposio internazionale incentrato su Osteoarcheologia e Antropologia Forense. Il simposio si terrà venerdì 4 e sabato 5 settembre a Pineda de Mar, Barcellona.  Il simposio sarà un punto d'incontro per ricercatori, professionisti e studenti di antropologia forense, paleoantropologia e archeozoologia. Nello specifico, il primo giorno sarà dedicato allo studio dei resti umani (antropologia forense e paleoantropologia), e il secondo allo studio dei resti animali (archeozoologia, paleopatologia e tafonomia non-umana).  I talk saranno tenuti da docenti di Università spagnole, francesi, inglesi e portoghesi; le lingue utilizzate saranno catalano, spagnolo, francese e inglese.   La quota di partecipazione è di 40 €, mentre per studenti e membri ACBA (Associazione Catalana di Bioarcheologia) e A

L'Antropologia forense e il suo rapporto con l'Archeologia e la Mummiologia

Source: Edinburgh University Solitamente il lavoro dell'antropologo forense si focalizza su resti umani che sono parte di casi forensi, e che sono quindi relativamente moderni. Tuttavia, non è raro che ci si rivolga all'antropologo per l'analisi di resti di tipo storico-archeologico e museologico. Inoltre, oltre ai resti umani, il materiale che si porta all'attenzione dell'antropologo può essere spesso costituito da resti non umani. Infatti, la differenziazione tra resti umani e non umani (senza identificazione di specie) è uno dei compiti primari e più richiesti all'antropologo forense. Ogni antropologo dovrebbe avere conoscenze di anatomia ossea non umana che gli permettano di poter distinguere con certezza tra ossa umane e ossa non umane (usare il termine "animali" non è corretto, perché anche l'uomo è un animale). La distinzione tra umano e non umano non dovrebbe mai essere un ostacolo per l'antropologo, a meno che non ci si ritrovi